“ Il Piano Prima Casa è l’unico strumento a disposizione per dare un alloggio ai cittadini di Forte dei Marmi. Chiunque dica il contrario travisa volutamente i fatti”. Il vice sindaco Michele Molino difende lo strumento urbanistico, a suo tempo scelto dall’amministrazione comunale e che finora ha permesso di sottoscrivere quaranta convenzioni per la realizzazione di altrettante abitazioni per i residenti. Inoltre, alla scadenza, potrà essere riconfermato con una delibera di giunta per altri diciotto mesi. Una buona politica lo rinnoverebbe senza indugio. L’amministrazione ha concluso l’atto politico – spiega Molino- e gli uffici l’iter amministrativo, entrambi indispensabili per mettere in condizione le cooperative di costruire edifici da destinare alla prima casa, adesso spetta ad esse procedere all’apertura dei cantieri. Lo stesso dicasi per quelle ancora in corso di definizione con l’iter procedurale. Abbiamo fatto tutto quello che era in nostro potere fare, nel rispetto delle normative vigenti in materia, per dare una casa ai cittadini a prezzi convenzionati e arginare l’esodo verso i paese vicini, già in corso quando, quasi dieci anni fa, è iniziato il primo mandato di Umberto Buratti. Ricordo, come all’epoca, Forte dei Marmi si ritrovò con tante ville, ma tutte destinate a ricchi acquirenti e non certo ai residenti, impossibilitati a firmare assegni a sei zeri. Quanto al risultato portato a casa con un alloggio su un lotto di 1.200 mq, rispetto ai 9.000 mq di terreno acquisiti dal Comune su poco più di 10.000 a disposizione per la struttura sportiva di via Versilia, ribadisco che è stato un successo ed un’inversione di tendenza rispetto alla politica del cemento. Niente a che vedere con le nove ville di via Civitali, per le quali ai cittadini sono toccate soltanto le briciole”.

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